Trippa alla Molisana specialità tipica nota come “ ’nnoglie ”
Partendo dalla filosofia secondo la quale “del maiale non si butta via nulla” in Molise, così come nella maggior parte delle regioni del Sud Italia, si è soliti recuperare anche una delle parti più povere del maiale: la trippa. Le parti meno pregiate vengono sfruttate con fantasia per la preparazione di pietanze dai sapori antichi e particolari. La trippa può esser cucinata in diversi modi: in bianco, a zuppa oppure, come nel caso in questione, conservata secca. La trippa in questo caso viene insaporita con sole spezie naturali.
INGREDIENTI:
- trippa di maiale;
- peperoncino;
- semi di finocchio;
- buccia di 1 arancia;
- sale fino e grosso q.b.
PREPARAZIONE
Pulite la trippa del maiale raschiandola con la lama di un coltello e strofinatela con del sale grosso. Lavatela con abbondante acqua salata e mettetela a “curare”, per uno o due giorni, in un’insalatiera con acqua e bucce di arancia.
Trascorso questo lasso di tempo sciacquate accuratamente la trippa e tagliatela a strisce di circa 3 centimetri e della lunghezza di circa 20-25 centimetri, in seguito legatele ed appendetele per farle asciugare.
Il giorno successivo condite le striscioline ottenute con sale, abbondante peperoncino e semi di finocchio selvatico; appendetele ad un sostegno appeso al soffitto e lasciatele seccare in un ambiente asciutto ed aerato. In primavera le “nnoglie” saranno pronte da mangiare.
Vi consigliamo di consumarle con pasta e fagioli.