L’Anfiteatro Romano di Larino

L’anfiteatro Romano di Larino si trova nella zona denominata dagli antichi Larinum, ossia nella zona di Piana San Leonardo. Sicuramente, è un edificio importante in quanto testimonia il grande rilievo acquisito dalla città di Larinum ai tempi dal 70 al 150 d.C., anno di costruzione dell’anfiteatro. Questo edificio fu costruito grazie alla generosità di un senatore benestante, come si può leggere dalle varie iscrizioni presenti ancora oggi sulle porte. L’iscrizione è stata ricomposta perché è stata trovata in cinque frammenti, ma si presume che originariamente erano due lastre di pietra: purtroppo la lastra di destra è andata perduta per sempre, in quanto non sono state rilevate tracce, ma la memoria di Q. Capito non è andata perduta, visto che nei frammenti è presente il nome di questo benefattore che seguì la moda dei Romani e degli abitanti di stirpe agiata di Capua e Pompei.

Una curiosità riguardo l’anfiteatro Romano di Larino è il rinvenimento, durante degli scavi, di antiche tombe: nella stessa zona probabilmente era presente un’antica necropoli. Parlando prettamente dell’anfiteatro e delle sue caratteristiche, la sua struttura è chiamata in gergo struttura mista, ovvero una porzione è elevata rispetto al livello della strada, mentre l’altra è sotto sei metri di profondità: quindi è scavato nel tufo. Ad oggi si sono conservati l’arena col podio, l’ima cavea, i vomitoria e alcune strutture sul livello sopraelevato. Si pensa che sia stato ingrandito o costruito sopra dei resti di altri edifici, forse case, perché sono presenti reperti ellenistici e qualche traccia di una sorta di stradina fatta di ciottoli, oltre naturalmente alla necropoli arcaica e medievale, in quanto durante il Medioevo l’anfiteatro fu abbandonato e usato come area di sepoltura. Sono stati ritrovati anche manufatti e corredi sepolcrali risalenti a quest’età.

La base dell’anfiteatro Romano di Larino è ellittica e ha quattro ingressi principali e dodici porte secondarie per permettere agli spettatori l’accesso alle gradinate. Si presume fosse un anfiteatro di media grandezza in quanto conteneva pressappoco 15mila persone. Le rappresentazioni erano per la maggioranza gli spettacoli dei combattimenti tra gladiatori e rappresentazioni di caccia. La porta dei Gladiatori era posta nel lato nord ed era un ingresso principale degli antichi guerrieri vincenti, mentre a sud c’era la porta di uscita per le carcasse e per i cadaveri dei gladiatori uccisi.

L’anfiteatro Romano di Larino era così strutturato: esisteva il canale di scolo dell’acqua, a seguire il podio dove si accomodavano le autorità, poi l’ima cavea, ovvero i posti riservati ai Cavalieri, la summa cavea, i posti riservati alla gente che possiamo definire di ceto modesto. Più basso era il rango, più in alto si veniva collocati per quanto riguarda  i posti a sedere dell’Anfiteatro.

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